Something in the way – Nirvana

SIGNIFICATO

INTERPRETAZIONE #1
Ultima (o penultima, se consideriamo la famosa traccia fantasma) traccia dell’album “Nevermind” dei Nirvana, fu scritta nel 1991 dal frontman Kurt Cobain. E’ una canzone molto triste, in cui viene fuori tutta la tristezza dell’autore, relativa alla sua adolescenza. Infatti, il titolo “Something in the Way” può essere tradotto come “Qualcosa in mezzo alla via”, oppure “Qualcosa in mezzo alla strada”, cioè qualcosa di fastidioso che non ti permette di passare, “Qualcosa tra le scatole” insomma. Questa canzone trovò origine dal ricordo, appunto, di un particolare momento della sua adolescenza, quando nel 1985 fu allontanato da casa dalla madre: dopo aver lasciato la scuola superiore a causa dei risultati negativi ottenuti, la madre gli disse di trovare un lavoro oppure se ne sarebbe dovuto andare di casa. Dopo poco tempo la madre lo cacciò per i gravi problemi che stava creando alla sua famiglia. Visse per un po’ di tempo da amici e persino in strada; dopo aver completamente perso i rapporti con la famiglia si rifugiò sotto un ponte, in particolare il ponte che collega Aberdeen a Cosmopolis. In realtà non visse per molto tempo in quella situazione in quanto non era possibile; fu ospitato ad Olympia da amici.





Passiamo ad analizzare il brano: l’autore si immagina sotto quel ponte, mentre si paragona agli animali selvatici che vede. Letteralmente, si chiede se possa continuare a vivere mangiando erba e bevendo acqua piovana, oppure se fosse il caso di mangiare anche i pesci del fiume. L’interpretazione di questo brano risulta quindi semplice: visto che il “qualcosa tra le scatole” è proprio l’autore (per la sua famiglia), e che esso stesso si paragona con gli animali selvatici che vivono per strada, il verso “Va bene mangiare pesce, perché loro non hanno sentimenti” rappresenta tutta la sua disperazione. Si sente abbandonato, ma allo stesso tempo vuole esserlo perchè apparentemente si trova bene. Ma non ci riesce. Infatti egli stesso dice, nei suoi diari: “Avevo sempre desiderato provare l’esperienza della vita di strada, visto quanto era noiosa la mia vita di adolescente ad Aberdeen, ma non fui mai abbastanza indipendente per farlo. Facevo la fila per il buono viveri, vivevo sotto un ponte. Alla fine mi trasferii a Olympia.”
Qui esce tutta la sua contraddizione e disperazione, a cui solo l’incontro con gli altri componenti dei Nirvana potrebbe rispondere… 

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