SPIEGAZIONE
INTERPRETAZIONE #1
La canzone risulta molto malinconica: Max Pezzali si ritrova in un bar (il solito bar) a ripensare ai migliori anni della sua vita ormai passati. Non possiamo dire con certezza a quale periodo temporale si riferisca Max nella canzone, ma possiamo provare ad azzardare un risposta, ossia la fine degli anni ’70 e l’inizio dei primi anni ’80. Questo lo capiamo da molti indizi che troviamo nel testo: “Gli anni dei Roy Rogers come jeans” e “Gli anni di Happy Days” risalgono appunto agli anni ’70, inoltre Max è nato nel 1967, quindi gli anni ’70 rappresentano perfettamente la sua gioventù e dunque gli anni migliori e spensierati della sua vita. In generale però ci sono anche riferimenti a tempi ben più lontani: “Gli anni d’oro del grande Real“, si dovrebbe riferire alla famosissima squadra del Real Madrid di Di Stefano, che negli anni ’50 dominò il calcio spagnolo ed europeo, quindi non più gli anni ’70. Pensiamo dunque che Max voglia far riferimento in generale all’infanzia di ciascuno di noi: ognuno infatti ha i suoi “Anni” migliori, con i suoi idoli, i suoi film, le sue amicizie passate, i suoi ricordi migliori. Della canzone sono state rilasciate due versioni: la prima più lenta e struggente (primo video pubblicato in alto) con un video molto triste e malinconico, la seconda (che pubblichiamo qua sotto) invece più vivace e carica, quasi a ricordare gli anni passati con gioia, orgoglioso di aver vissuto quegli anni.
CURIOSITA’
Nell’ottobre del 2013, Jake La Furia pubblicò una rivisitazione in chiave moderna della canzone, intitolata “Gli anni d’oro“.
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