Giudizi Universali – Samuele Bersani

SIGNIFICATO

In “Giudizi universali” si racconta di una separazione. I protagonisti della canzone si sono lasciati e lui descrive lei come una donna che cerca perennemente il conflitto, probabilmente per la sua estrema impulsività (“Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane,ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate.- Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore,ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole”). Basterebbe a volte far finta di nulla invece di creare drammi per piccole cose.

Poi le dice che la relazione è diventata una prigione dalla quale bisogna liberarsi: gli sembrava fosse l’obiettivo finale e invece, ora che ne è uscito, ha ritrovato la libertà che non avrebbe mai pensato di poter perdere (Liberi com’eravamo ieri,dei centimetri di libri sotto i piedi per tirare la maniglia della porta e andare fuori).
Pian piano stanno svanendo anche i ricordi belli, perchè è diventata tutta una lotta che lo sta lentamente uccidendo (“ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già-leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio”).

Il ritornello che è anche la conclusione della canzone :
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c’e’
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più…
Lei è una persona legata all’apparenza della coppia più che alla sostanza, che ormai si è persa da tempo e ora che non stanno più insieme, bisogna solo aspettare che la candela dell’abitudine si consumi e lei non esisterà più nel suo cuore.

Vuoi dare anche tu una interpretazione diversa a questa canzone? Inviala a
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la pubblicheremo a tuo nome oppure lascia semplicemente un commento in fondo al post.

5 risposte a “Giudizi Universali – Samuele Bersani”

  1. Stefano ha detto:

    A mio modo di vedere, il ritornello non è riferito alla persona che si sta lasciando, ma ad una terza, che quando finisce un’amore, spesso ci si ritrova vicino, come persona che vuole consolarti ma come amica, oppure una che forse ha interessi ben più seri nei tuoi confronti. La stanchezza che si prova alla fine di una storia, e la sfiducia per tutto e tutti, fanno nascere frasi del tipo”..potrei ma non voglio fidarmi di te..” oppure “sei solo la copia di mille riassunti”
    “Leggera leggera, si bagna la fiamma, rimane la cera, e non ci sei più!” lascia intendere la poca sincerità e l’assenza di comprensione che hanno tali persone, quando provano a consolarti, arrivano e scompaiono dopo poco, La loro impronta lascia veramente il tempo che trova.
    Per il resto concordo pienamente con quanto scritto all’inizio.

  2. Marco ha detto:

    Condivido completamente l’interpretazione di Nicola ed aggiungo che oramai il protagonista è pienamente consapevole della storia che non vivrà mai e quindi si avvia verso la rinascita

  3. Elisa ha detto:

    Condivido nicola la tua interpretazione

  4. CLAUDIA ha detto:

    Concordo anche io con la tua interpretazione Nicola

  5. nicola ha detto:

    Secondo me non parla di una separazione ma di una storia che stava per nascere, si parla di un approccio troppo profondo alla storia fatto con sentimento mentre sarebbe stato il caso di partire con un approccio più superficiale fatto di frasi fatte (troppo celebrare per capire che si può star bene senza complicare il pane…).
    L’amante si rende conto che la persone che avrebbe voluto come compagna è invece una persona superficiale (mangia le bolle di sapone cioè cose che hanno una forma ma poca sostanza) e chiede di essere lasciato in pace di poter tornare libero di amare (tirare la maniglia e andare fuori). I momenti intensi del rapporto sono ormai dimenticati resta ancora il sentimento che aveva messo e che lo farà soffrire nell’abbandonare l’idea di far nascere una storia e prevede che comunque l’abbandono non sarà indolore per entrambi e sarà conflittuale (togliamo il tappeto e mettiamo dei pattini per scivolare sopra l’odio) ma lui non si sente di continuare (torre di controllo sto finendo l’aria dentro il serbatoio) perchè i due hanno avuto un approccio differente, lei superficiale (non posso fidarmi di te, io non ti conosco, in fondo non c’è in quello che dici qualcosa che pensi) e preferisce soffrire quel tanto che serve affinchè si bagni la fiamma e resti solo la cera e questo non per cattiveria ma perchè non riesce ad avere un rapporto con una persona che non si presenta per quello che è veramente

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