No Surprises – Radiohead

 

SIGNIFICATO

INTERPRETAZIONE #1 (scritta dal nostro lettore Il Pugile)

Scritta durante il tour che i Radiohead fecero nel 1995 coi R.E.M. No Surprises è stata la prima canzone registrata per il loro terzo album OK Computer, uscito nel 1997. La versione del brano presente nell’album è la prima registrazione fatta in assoluto. Il cantante Thom Yorke ha commentato: ‘abbiamo fatto infinite versioni in seguito e tutte erano solo copie della prima. Così abbiamo rinunciato e siamo ritornati a quella originale’. La canzone, pubblicata come terzo e ultimo singolo estratto da Ok Computer, è uscita nel gennaio 1998 accompagnata da un videoclip molto particolare, diretto da Grant Gee, che è composto da un unico piano sequenza, cioè tutta la ripresa è stata effettuata senza interruzioni, con la telecamera fissa sul volto di Thom Yorke,  chiuso in una boccia di vetro che assomiglia al casco di un astronauta.

La sfera è inizialmente al buio, poi vengono accese mano a mano delle luci al neon che creano un effetto molto asettico e freddo e illuminano il volto del cantante mettendone in evidenza l’occhio semichiuso che lo caratterizza, frutto di una paralisi congenita che lo costrinse durante la prima infanzia  a sottoporsi a numerosi interventi nel tentativo di correggere l’abbassamento della palpebra, invano. L’immagine del suo volto, nuda e cruda, senza artifici che ne mimetizzino i difetti, è a mio parere una metafora della condizione dell’uomo, esposto dalla società moderna a una analisi impietosa di ciò che è: la sfera emotiva è ritenuta un luogo di rifiuti abbandonati ‘a heart that’s full up like a landfill’, e tutto il tempo deve essere dedicato al perseguimento di futili desideri e al proprio lavoro, che però non è realizzazione di sé e vita, ma al contrario vampirizza energie e lentamente uccide ‘a job that slowly kills you’.

Sperare che tutte le sofferenze che abbiamo patito in qualche modo se ne vadano da sole è una speranza vana ‘bruises that won’t heal’: la vita che conduciamo non ci rende felici, e sperare che sia la società stessa a provvedere ai nostri bisogni è una illusione ‘you were so tired – unhappy/bring down the government/they don’t, they don’t speak for us’. La vita tranquilla che la società vuole per noi è claustrofobica e insana, inquinata dagli scarichi delle macchine, quando invece tutto questo ci viene presentato come qualcosa di amichevole e confortevole: una stretta di mano ‘I’ll take a quiet life/ a handshake of carbon monoxide’. Una vita quieta e tranquilla senza scossoni né emergenze, una vita silenziosa che però assomiglia incredibilmente ad uno stato di coma, o alla morte ‘with no alarms and no surprises,/No alarms and no surprises/No alarms and no surprises/Silent, silent’, tanto che il cantante sembra dire che cantare questo pezzo assomiglia ad un ultimo rigurgito di vitalità, l’ultima manifestazione di sofferenza prima di divenire completamente insensibile ‘this is my final fit,/my final bellyache’. L’obiettivo che ci viene dato, la summa delle nostre aspirazioni, è vacuo e superficiale come avere una bella casa col giardino ‘such a pretty house/and such a pretty garden’. Durante il video, la boccia di vetro si riempie di acqua, lasciando il cantante in apnea per circa un minuto, trasmettendo un senso di claustrofobia e soffocamento incredibile. La sfera viene poi svuotata bruscamente, mentre Yorke riprende a cantare e le luci si spengono. Il contrasto tra l’infinita dolcezza della melodia, delicata e rassicurante come una ninna nanna, e la amara durezza del testo, che destabilizza nell’accostare la realtà pulita e linda che ci viene proposta come modello ad una insensibilità emotiva ed emozionale che annienta e distrugge l’anima è resa in maniera incredibilmente efficace dalle immagini.

Il significato della canzone emerge allora in modo cristallino: ognuno di noi viene al mondo già inserito nel proprio contesto sociale, che fin da subito ci pone obiettivi e pressioni che tendono ad omologarci. La compressione dei propri desideri e delle unicità dei singoli avvengono in modo sistematico, sostituendoli con obiettivi superficiali e precostituiti, la casa, il giardino, lavorare per lavorare e non per realizzare se stessi. Questo ci rende demotivati e infelici, ma è ancora più doloroso doversi rendere conto di quanto sia vana e vuota la nostra vita, come la boccia di vetro, e come le cose con cui la riempiamo in realtà ci soffochino, impedendoci di respirare e di cantare la nostra canzone.  Il premio per chi si lascia plasmare è una vita tranquilla e senza sorprese, ma priva di significato. Una non – vita nella quale ogni singolo individuo diventa invisibile e anonimo. Il quadro della società moderna.

Vuoi dare anche tu una interpretazione diversa a questa canzone? Inviala a
significatocanzoni@gmail.com
la pubblicheremo a tuo nome oppure lascia semplicemente un commento in fondo al post.

TESTO

A heart that’s full up like a landfill,

A job that slowly kills you,

Bruises that won’t heal

You were so tired, happy,

Bring down the government,

They don’t, they don’t speak for her

I’ll take the quiet life,

A handshake of carbon monoxide

No alarms and no surprises,

No alarms and no surprises

No alarms and no surprises

Silent, silent

This is my final fit, my final bellyache with

No alarms and no surprises,

No alarms and no surprises

No alarms and no surprises, please

Such a pretty house, such a pretty garden

No alarms and no surprises,

No alarms and no surprises

No alarms and no surprises, please

TRADUZIONE

Un cuore che è completamente pieno come una discarica

Un lavoro che lentamente ti uccide

Ematomi che non vogliono guarire

Eri così stanco, felice,

Abbattere il governo

Loro non, non parlavano per lei

Io sceglierò una vita tranquilla

Una stretta di mano al monossido di carbonio

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Silenzio, silenzio

Questo è il mio attacco finale, il mio ultimo lamento

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Nessun allarme e nessuna sorpresa, per favore

Una casa così carina, un giardino così grazioso

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Nessun allarme e nessuna sorpresa

Nessun allarme e nessuna sorpresa, per favore

2 risposte a “No Surprises – Radiohead”

  1. Guido ha detto:

    un’interpretazione a mio avviso impeccabile e meravigliosamente scritta.
    complimenti e grazie

  2. Giulia ha detto:

    Un commento perfetto che condivido in pieno. Emozionante leggerlo

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