Haifisch – Rammstein

SIGNIFICATO

INTERPRETAZIONE #1 (inviataci dallo staff del sito www.metalgermania.it)

Haifisch” (squalo) è uno dei singoli estratti dall’ultimo album dei Rammstein, “Liebe ist für alle da” (2009) e parla di come la band viene vista all’esterno e del fatto che qualsiasi cosa accada, loro andranno sempre avanti insieme. Questo concetto è stato espresso più volte, sia nelle interviste che in altri brani (“Ohne dich“): i Rammstein sono una cosa sola che non potrebbe esistere se venisse a mancare anche uno solo dei sei componenti; qualora questo dovesse avvenire, nessuno sarà rimpiazzato e il progetto Rammstein finirà.
Il pezzo forte della canzone è sicuramente il ritornello, che cita egregiamente la “Ballata di Mackie Messer“, un passo de “L’opera da tre soldi” di Bertolt Brecht e Kurt Weill (quest’ultimo autore della parte musicale): Mackie Messer, nell’opera originale, viene paragonato ad uno squalo, ma a differenza dell’animale, i cui denti (simbolo del l’aggressività e della pericolosità) sono ben visibili, egli tiene un coltello nascosto.



Anche i Rammstein vengono paragonati ad uno squalo, il re del mare, duro e forte come viene visto da fuori; ma anche lo squalo ha le sue debolezze, piange ma le sue lacrime non si vedono perché l’acqua del mare le maschera. Negli abissi del mare (ma il passo agli abissi dell’animo umano è davvero breve) lo squalo è così solo e malinconico che piange talmente tante lacrime, da rendere salata l’acqua del mare.
Anche questa canzone è supportata da un video geniale, cosparso di citazioni che solo i fan di vecchia data sono in grado di cogliere completamente: Till Lindemann è morto e i restanti membri della band sono al suo funerale. L’atmosfera è pervasa di ipocrisia: due donne vestite in modo poco consono all’occasione (presumibilmente due amanti del defunto) si rifanno il trucco, per poi venire alle mani; il prete accarezza allusivamente un bambino prima di celebrare la funzione, i rimanenti membri della band sono già alla ricerca di un sostituto e sovrappongono le foto dei candidati a quella di Till, su una foto della band al completo (una delle foto è quella di James Hetfield, frontman dei Metallica), mentre sulle corone di fiori sono scritti i versi di alcune canzoni dei Rammstein.
Mentre la giornata prosegue e il corteo funebre si sposta verso il cimitero, scopriamo che tutti i membri della band desideravano la morte di Till e attraverso le immagini modificate di vecchi videoclip del gruppo immaginano di averlo ucciso per mano propria. Solo Paul Landers, uno dei chitarristi, non desiderava la morte di Till e ne è sinceramente dispiaciuto. Proprio per questo non sopporta più il clima di crescente ipocrisia e durante il banchetto funebre viene alle mani con Richard e gli altri. La lite degenera in una furiosa rissa che coinvolge tutti i presenti, con i bambini divertiti che raccolgono un paio di denti da terra.
Alla fine Flake viene spinto e cade nella fossa ancora aperta, rompendo il coperchio della bara…con grande sorpresa di tutti si scopre che il feretro è vuoto.
La scena si sposta su una spiaggia da sogno, dove Till è vivo e in compagnia di due splendide ragazze. Il cantante, truccato come Josef Fritzl, l’uomo che tenne segregata per anni la figlia in un bunker sotto casa ed ebbe diversi figli con lei (la storia è raccontata in “Wiener Blut”, contenuta nello stesso album), sta spedendo come cartolina una sua foto in cui mostra se stesso con uno squalo appena pescato: la cartolina, indirizzata ai Rammstein, a Berlino, contiene la frase: “Saluti dal culo del mondo”.

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