SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
Canzoni d’amore e di protesta era il titolo della seconda, felice opera di Stefano Rizzo che divulgava agli entusiasti cultori italiani, nel 1972, il verbo dell’opera dylaniana. E questa Not Dark Yet, giunta a noi da un’improvvisa interruzione del pensiero, Time Out of Mind, 1997, è un’ennesima, straordinaria variante su temi d’amore e di protesta: amore per tutti gli esseri umani e protesta per la loro comune condizione di sofferenza. Certo, nei versi struggenti di questo brano la sofferenza non è più soltanto la manifestazione di ingiustizie globali e sperequazioni sociali, come era in modo molto più diretto nelle canzoni di protesta del periodo giovanile. Qui la sofferenza è qualcosa di ben più radicale e definitivo, come il buio che ancora non è arrivato ma presto avvolgerà tutto:
Cadono le ombre, ed io sono stato qui l’intero giorno
Troppo caldo per dormire, e il tempo che rotola via
La mia anima ora si è rivoltata in acciaio
Ho ancora le cicatrici che il sole non ha rimarginato
E neppure un posto per stare in un posto qualunque
Buio non è ancora, ma presto lo sarà
Come tutte le testimonianze della poesia più ricca, i suoni e le emozioni si possono cogliere attraverso distinti livelli di lettura. Certamente questa è una canzone d’amore e di dolore, come tantissime altre dell’autore, con tutto lo scenario di richiami e rimandi che costituiscono la cifra del suo cantare: anime inaridite, gelide e ormai insensibili come l’acciaio, Feel like my soul has turned into steel, sulle quali stentano a ricomporsi le ferite del cuore, I’ve still got the scars that the sun didn’t heal; il mito di un ininterrotto viaggiare, del provinciale che tenta inutili percorsi d’istruzione nelle grandi città europee, Well, I’ve been to London and I’ve been to gay Paree; il fiume e il mare, metafore eterne dell’imponente trascorrere dell’umanità contro il proprio volere, I’ve followed the river and I got to the sea; l’affannarsi agitato e inconcludente che nasconde soltanto la nostra incapacità di scegliere davvero e di cambiare in modo definitivo, I know it looks like I’m moving, but I’m standing still… Un’apparente, indecifrabile, quotidiana storia di tradimento e delusione diventa il consueto pretesto dell’autore per raccontare se stesso, le sue meschinità, la sua e nostra difficoltà a vivere in armonia con il resto del mondo
Complimenti per aver rubato la mia interpretazione dal sito fabiosroom.eu, spacciandola addirittura per un contributo di un vostro lettore.
Buongiorno Giovanni,
le possiamo assicurare che l’interpretazione ci è provenuta via mail tramite un nostro lettore, di cui se fosse il caso le possiamo pure dare nome, cognome e indirizzo mail.
Se ci può contattare all’indirizzo significatocanzoni@gmail.com provvederemo a chiarire l’accaduto e a rimuovere l’interpretazione ed eventualmente contattare il nostro lettore.
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