[SANREMO 2016] Guardando il Cielo – Arisa

SPIEGAZIONE

INTERPRETAZIONE #1
Quinta partecipazione come concorrente a Sanremo per Arisa, dopo il 2009 con Sincerità, 2010 con Malamorenò, 2012 con La notte e 2013 con Controvento (di cui trovate la recensione qui), tutti brani scritti da Giuseppe Anastasi. Quest’anno la cantante presenta, dopo il 2014 passato da conduttrice, il brano Guardando il Cielo, rafforzando sempre di più la collaborazione con il suo autore Anastasi.

Arisa ci ha sempre stupito con i suoi brani, sempre commoventi e pieni di significato: molte parole sono già state spese sui suoi successi degli anni scorsi,  in particolare con la canzone vincitrice dell’edizione 2014, Controvento, e con Sincerità. Siamo sicuri che anche quest’anno il brano non deluderà le nostre aspettative, sia per quanto riguarda il brano che per l’interpretazione della cantante.

Con Guardando il Cielo, Arisa cerca di dare una risposta ai suoi sentimenti affermando di aver trovato un punto di certezza nella sua vita, senza però imporlo agli altri cercando di convincerli: “Potrai chiamarla anche magia, per me adesso si chiama universo“. E ancora: “La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io Viviamo tempi troppo austeri in queste stupide città Ma ho la certezza che ci sia Una realtà che va al di là di questa comprensione mia Potrai chiamarla anche utopia Per me adesso è solo universo“. Ma è anche vero che “È troppo presuntuosa la previsione di una verità“: nonostante la sua certezza sia ferma, come è possibile averne l’evidenza senza cadere nel puro misticismo?

Vuoi dare anche tu una interpretazione diversa a questa canzone? Inviala a
significatocanzoni@gmail.com
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