SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1 (inviata dal nostro lettore Seba Cossa Vutto)
Questo testo scritto da Eddie Vedder si è prestato a numerose interpretazioni molto diverse tra loro, per il semplice fatto di essere “non interpretabile”: molte parole sono masticate e le frasi lasciate cadere in un mormorio, sia nella versione studio che nei live, nei quali peraltro l’autore cambia sempre le parole. Nel mondo di internet, nei vari siti che raccolgono testi, si trovano numerose versioni discordanti e le si attribuiscono diversi significati:
- alcuni dicono che il titolo derivi da un vecchio scioglilingua inglese in cui si deve cercare di dire velocemente “yellow better, red better“: dopo un po’si dice “yellow ledbetter” (allusione alle parole indistinguibili, proprio come nello scioglilingua)
- È un tributo a Huddie Ledbetter, detto Lead Belly
- Potrebbe riferirsi ad un amico di Eddie Vedder, Tim Ledbetter
- Lo stesso Vedder sembra abbia svelato un collegamento con la guerra del Golfo: la “yellow letter” che veniva spedita alle famiglie per comunicare la morte di un soldato loro parente
- Secondo l’autore del libro “Five against one“, sulla storia dei Pearl Jam, si tratta di un testo che Eddie improvvisò durante una session e che piacque tanto che decisero di tenerlo. Mike McCready disse “Eddie cominciò ad inventare le parole al momento e l’abbiamo tenuta. Tuttora non so di cosa parla e non voglio nemmeno saperlo! La amo. E anche ai fans piace!”
Per cui, dopo tutti questi anni (era il 1991) di ‘tentativi’ non si è raggiunto un accordo sulle parole nè sul significato.
La mia personale opinione si avvale dell’ipotesi “testo improvvisato”:
- avrebbero deciso di mantenerlo tale in modo da creare una canzone memorabile per la musica e sempre diversa per il testo;
- avrebbe optato per la caratteristica dell’intraducibilità: sapeva che, più per amore che per testardaggine, i fan si sarebbero scervellati per trovare un significato definitivo alla canzone;
- è un’ottimo esperimento (riuscito) in perfetto stile grunge, le grandi session improvvisate dal garage alle tavole del palco
- nei live essa diventa anche la canzone “del pubblico” in cui ognuno può inventarsi le parole, trascinato dalla musica vibrante e trascinante di un momento magico… non a caso i concerti solitamente chiudono proprio con Yellow Ledbetter!
- L’interpretazione legata alla guerra sicuramente non è campata in aria, tenendo conto che la Guerra del Golfo era in atto: secondo me quando qualcuno improvvisa un testo lo riempie di proprie sensazioni, preoccupazioni, idee, preferenze, immagini e cultura a seconda del contesto in cui vive… per cui sono venute da sé. Riguardo le dichiarazioni dell’autore successive al successo di Yellow Ledbetter, c’è da dire che non sarebbe la prima volta in cui qualcuno, dopo aver emesso un prodotto di successo, lo arricchisce di significati per accontentare un pubblico desideroso.
In sostanza resta un bell’esperimento riuscito alla grande, accolto ed amato dai fan del genere… lo strumento “voce” che non è più legato alle regole della parola scritta, ma che si libra nello stesso vento che trasporta chi ne ascolta la musica.
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