Hallelujah – Leonard Cohen

 

SPIEGAZIONE

INTERPRETAZIONE #1

La versione iniziale del brano contiene molti riferimenti ai testi biblici dell’Antico Testamento. Una seconda versione della canzone fu incisa dal vivo nel 1988 e in seguito pubblicata nell’album Cohen Live del 1994. I versi utilizzati in questa occasione furono privati della maggior parte dei rimandi al testo sacro, dando origine così ad una versione con un finale molto più oscuro rispetto a quello della precedente.

Il tema religioso non è però l’argomento attorno al quale ruota il brano, che tratta invece di una storia d’amore finita male, utilizzando i sentimenti religiosi per alludere in realtà alla resa nella relazione.  Secondo Alan Connor della BBC, le due diverse versioni di Hallelujah realizzate da Cohen, «una biblica e una secolare, ci portano attraverso un immenso spettro di luoghi emozionali, con le diverse alleluia ad esprimere disperazione, estasi sessuale e devozione religiosa». Dorian Lynskey del Guardian scrisse che i versi del brano «abbracciano in modo criptico i temi dell’amore, del sesso, della violenza, della religione e dell’atto stesso di scrivere canzoni».
Cercando di spiegare il significato del brano, Cohen dichiarò che: « La canzone spiega che diversi tipi di alleluia esistono, e tutte le alleluia perfette e infrante hanno lo stesso valore. È un desiderio di affermazione della vita, non in un qualche significato religioso formale, ma con entusiasmo, con emozione. So che c’è un occhio che ci sta guardando tutti. C’è un giudizio che valuta ogni cosa che facciamo. »

Il tema del sesso assume un ruolo fondamentale nel brano, ulteriormente accentuato nella versione del 1988. Anche l’interpretazione di Buckley fa leva soprattutto su questo aspetto, omettendo le due strofe della versione originale che si riferiscono invece al tema della redenzione. Lo stesso Buckley dichiarò in un’intervista che «chiunque ascolti chiaramente Hallelujah scoprirà che è una canzone che parla di sesso, di amore, della vita sulla terra. L’alleluia non è un omaggio a una persona adorata, a un idolo o a Dio, ma è l’alleluia dell’orgasmo. È un ode alla vita e all’amore».

CURIOSITA’

Il brano fu pubblicato come singolo, insieme al lato B The Law, ma inizialmente non ebbe alcun successo commerciale. Nonostante questo, nel corso degli anni si susseguirono molte reinterpretazioni di Hallelujah, ad opera sia dello stesso Cohen, che ne modificò ripetutamente il testo, sia di molti altri artisti. La prima cover della canzone risale al 1991 e fu incisa da John Cale. Da allora sono state incise oltre 180 reinterpretazioni del brano, e molti altri sono gli artisti che hanno ripetutamente eseguito il brano dal vivo nel corso dei loro concerti. L’interpretazione più famosa rimane quella di Jeff Buckley che riportiamo qua sotto

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3 risposte a “Hallelujah – Leonard Cohen”

  1. Antonia ha detto:

    Interpretazione splendida. Al pari di quella di Cohen.Con la mente me le canto e ne condivido il senso e l’entusiastico grazie

  2. Clara ha detto:

    E’ quella profonda emozione che c’è dentro di noi che quando nasce e’ talmente grande e infuocata che ci fa sentire come in estasi, come durante un orgasmo, e’ triste ma al contempo, immensamente bella , che ci fa sentire che non siamo solo corpo ma dentro di noi c’è un anima che esplode, l’unica per cui vale davvero la pena esistere, questo è quello che mi ha trasmesso

  3. Johne908 ha detto:

    Im thankful for the post. Great. cebfdddagbcb

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