Io Vagabondo – Nomadi

SIGNIFICATO

INTERPRETAZIONE #1

Per capire di cosa parla la canzone, innanzitutto bisogna capire l’anno e il contesto sociale-storico in cui è stata scritta e cantata la canzone, cioè circa la fine degli anni 6o – inizi anni 70 quando un vento di libertà e di voglia di gestire il proprio io (al di fuori di ogni imposizione sociale, famigliare e scolastica) era esploso nella generazione giovanile di allora riguardante sia il mondo maschile che femminile ( leggi ’68). Era un vento anche di ribellione sociale verso alcune ingiustizie nella scuola e nel mondo del lavoro. Lo stesso autore ( Guccini) e gli stessi Nomadi erano considerati un po’ ribelli e anticonformisti in quel tempo (vedi le loro altre canzoni di quel periodo: Dio è morto (addirittura censurata in RAI) e – Auschwitz ). Per chiarirci meglio è ancora presente l’onda lunga del ’68.

Quindi voglia di andare ( anche la stessa titolazione del gruppo : Nomadi……nella musica, nello spazio, nel tempo) via dalla famiglia ( casa mia , camino, cortile, ) per rendersi indipendente e libero anche senza una lira in tasca ( il ripudio al dio denaro ), ma con la speranza che un altro Dio (quello giusto del Cielo) ci accompagni in un nuovo percorso della vita da adulto e non più da bambino ( quel bambino che giocava in un cortile ma che un po’ si rimpiange tant’è la domanda: chissà dov’era casa mia e quel bambino che …etc.). ”Io Vagabondo” è stato, e forse lo è tutt’ora, l’inno di una speranza onirica di un nuovo mondo libero dove è ancora possibile sentire il vento sulla pelle …..guardare il cielo stellato…, speranza a metà degli anni ’70 brutalmente cancellata con gli anni di piombo.

Vuoi dare anche tu una interpretazione diversa a questa canzone? Inviala a
significatocanzoni@gmail.com
la pubblicheremo a tuo nome oppure lascia semplicemente un commento in fondo al post.

4 risposte a “Io Vagabondo – Nomadi”

  1. Hydorvox ha detto:

    Questo sito si e’ dato il titolo ”Il significato delle canzoni” che, come missione, mi sembra alquanto ardua. Tuttavia, qui e la’, mi e’ sembrato di leggere alcune esegesi canzonettistiche alquanto interessanti. Tuttavia mi corre l’obbligo di sottolineare che, allorche’ ci si confronti con il difficile compito di spiegare una canzone, se ne dovrebbero conoscere in primis gli autori (sia della parte musicale che di quella letteraria). Il brano in oggetto (IO VAGABONDO) venne concepito dal bassista DAMIANO DATTOLI sulla musica del quale ALBERTO SALERNO stese il testo. La citazione di Francesco Guccini in qualità di autore ritengo sia stata forse uno strafalcione involontario giacche’ la canzone in oggetto e’ piuttosto distante dalle corde di Guccini. Peraltro il brano venne pubblicato dalla Columbia nel mese di aprile del 1972. Direi che con il sessantotto c’entri ben poco.

  2. Lara ha detto:

    E chi è?

  3. Recchia Maria Pia ha detto:

    L’autore della canzone non e’ Guccini

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