Con la scusa del rock’n’roll – Ligabue

SIGNIFICATO

INTERPRETAZIONE #1 (fornita dallo stesso Ligabue)

E’ lo stesso Ligabue attraverso il suo libro intervista “La vita non è in rima (per quello che ne so)” a parlare così di questa sua canzone, presente nel suo ultimo album Mondovisione:

“Tutta la canzone dice che grazie alla scusa dell’aver sognato il rock’n’roll, e poi di averlo fatto, io ho potuto inseguire quell’intensità di cui abbiamo tanto parlato.

«E la mia stanza prendeva fuoco / che certi dischi tiravan su / anch’io bruciavo / che poi quando uscivo / pensavo solo a / non morire più».

Nella prima parte si parla di ascolto, della promessa che sa fare il rock’n’roll.

«La mia chitarra la malmenavo / canzoni chiuse però laggiù / io continuavo / che poi quando uscivo / cercavo solo / di non morire più».

Poi c’è la parte legata al farlo, il rock’n’roll, sempre seguendo quella linea e mettendoci in mezzo – anche dopo tanto tempo – i vecchi sogni. Ovviamente aggiornati, con un upgrade che deriva dalla vita che ho vissuto nel frattempo.
In un paio di punti alludo a due mie canzoni in cui si parlava di rock’n’roll: Sogni di rock’n’roll («i vecchi sogni in una nuova versione») e In pieno rock’n’roll (in cui c’era già l’immagine della «vita in sala d’aspetto»). Con la scusa del rock’n’roll vuole chiudere il trittico con uno sguardo forse più divertito e, sicuramente, più formato dall’esperienza: sappiamo che facendo rock’n’roll si resta tardoadolescenziali più a lungo, si cerca per forza di vivere sopra le righe.





Anche se il rock’n’roll come genere non sta vivendo momenti esaltanti negli ultimi anni, mi piace sempre la mia idea di rock’n’roll. L’idea di essere sfacciati, di urlare senza pudore le proprie emozioni e di celebrare la vita. Queste sono le cose per cui il rock’n’roll è nato: rock’n’roll in gergo sta per “trombare”; quindi anche da questo punto di vista è una celebrazione della vita, se non altro della riproduzione…

«It’s only rock’n’roll, but I like it, like it, yes I do» (Rolling Stones).

È un modo di intendere le cose per cui, più che preoccuparti di quanto sia lunga la tua linea della vita, t’interessa quanto sia larga; e allo stesso tempo dici: però se è sia larga che lunga è meglio. Se Sogni di rock’n’roll è naïf, se In pieno rock’n’roll è la certificazione del sentirsi dentro a una cosa, qui quella cosa è vista anche con un po’ di tenerezza. Io sono contento che il rock abbia prodotto in me questi effetti, anche se non lo vedo più con la furia con cui lo pensavo in passato.

«Cercando di ballare sopra i ricordi».

Come ho detto molte volte, la musica non è mai un caso nelle canzoni. Questo pezzo apre con un riffettone allegro ma potente di chitarra e il ritornello sfoga con degli «oh oh oh» che sono totalmente leggeri e sfacciati, che hanno voglia semplicemente di portare vitalità, energia.

«Ho detto cose che potevo non dire / e fatto cose che potevo non fare».

Qua – come sempre quando mi capita, e son contento che mi capiti – apro almeno due interpretazioni. Una è che quelle cose potevo non dirle nel senso di “potevo risparmiarmele”. L’altra è che sarebbe potuto capitare che non le dicessi: meno male che il rock’n’roll mi ha permesso di dirle. Nell’ascoltare, ognuno sceglierà l’interpretazione che preferisce.”

Vuoi dare anche tu una interpretazione diversa a questa canzone? Inviala a
significatocanzoni@gmail.com
la pubblicheremo a tuo nome oppure lascia semplicemente un commento in fondo al post.

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